N. 21 - L'economia della SardegnaAggiornamento congiunturale

Nella prima parte del 2008 l'economia della Sardegna ha rallentato, in linea con l'andamento osservato negli ultimi mesi dell'anno precedente e con l'evoluzione del ciclo a livello nazionale. Nel settore industriale l'indebolimento della domanda interna ha contribuito al significativo calo della produzione; l'indagine della Banca d'Italia conferma la sfavorevole dinamica del fatturato e degli investimenti.
Le vendite all'estero sono rimaste sostenute: la crescita delle esportazioni in termini nominali, dipesa prevalentemente dal comparto petrolifero, ha riguardato anche i prodotti alimentari e dei metalli. Nel settore delle costruzioni la produzione è rimasta stabile: alla riduzione degli investimenti nelle opere pubbliche si è contrapposta la crescita dell'attività nel comparto abitativo e in quello non residenziale privato, soprattutto per la realizzazione di nuovi edifici.
Nei servizi sono aumentati i ricavi della grande distribuzione, sostenuti dal settore alimentare; l'attività nel turismo è rimasta sui livelli del 2007, mentre è proseguito l'aumento dei flussi di passeggeri negli aeroporti regionali. La crescita dell'occupazione osservata negli ultimi anni si è confermata anche nel corso del 2008: vi ha contribuito la componente femminile e l'incremento del lavoro indipendente. Nel primo semestre del 2008 i prestiti bancari in Sardegna hanno rallentato, per effetto della minore domanda di finanziamenti da parte delle famiglie e delle piccole imprese.
La qualità del credito si è lievemente deteriorata nei comparti industriale e delle costruzioni; alcuni segnali di difficoltà si sono osservati anche per le famiglie, per le quali sono aumentati i prestiti temporaneamente inesigibili. E' proseguita l'accumulazione di risparmio da parte delle famiglie nelle forme tecniche più liquide e meno rischiose.

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