L'economia del Lazio nel 2004Rapporto annuale

L’andamento congiunturale dell’economia laziale nel 2004 è stato caratterizzato da una fase di stazionarietà dell’attività industriale; alla crescita delle produzioni di beni intermedi impiegati nei processi produttivi si è contrapposta una decelerazione della produzione di beni durevoli, e una sostanziale stasi nei ritmi di crescita dei beni strumentali e d’investimento.

Nella seconda metà dell’anno le scorte di prodotti industriali finiti hanno mostrato una tendenza di crescita e la capacitàproduttiva utilizzata, dopo un aumento nel primo semestre, si è nuovamente ridotta.

L’attività del settore delle costruzioni e del mercato immobiliare si è mantenuta vivace. È proseguita l’espansione delle vendite della grande distribuzione, accompagnata da una crescita del credito al consumo. I flussi turistici sono complessivamente aumentati, sia per il contributo dei visitatori italiani, sia per l’incremento delle presenze di stranieri, in particolare di statunitensi.

Le esportazioni regionali di merci sono aumentate; si è ampliata la quota di esportazioni verso il Regno Unito, la Svizzera, i paesi dell’Europa orientale e la Russia. Sulla base della nuova rilevazione Istat delle forze di lavoro, confrontabile solo in parte con la precedente, nel corso dell’anno l’occupazione è cresciuta.

Gli impieghi bancari complessivi si sono ridotti, nonostante l’aumento dei prestiti alle famiglie per l’acquisto e la ristrutturazione di abitazioni. È diminuito il credito bancario alle società finanziarie e alle imprese, in particolare di maggiori dimensioni. La contrazione è stata più intensa per ’industria, mentre la crescita del credito all’attività edilizia è decelerata. Il grado di utilizzo delle linee di credito è complessivamente diminuito. I flussi di nuove sofferenze in rapporto agli impieghi hanno mostrato un rallentamento, più ampio per l’industria manifatturiera. È proseguita la tendenza dei risparmiatori all’accumulazione di attività liquide. La raccolta bancaria è aumentata, in seguito alla crescita dei conti correnti e della componente obbligazionaria; le operazioni di pronti contro termine hanno registrato nell’ultima parte dell’anno una forte espansione. Si è accresciuto l’investimento in titoli di Stato, mentre la detenzione di quote di fondi comuni si è ridotta.

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