Bollettino economico BCE, n. 2 - 2019

Nella riunione di politica monetaria del 7 marzo, sulla base di un'approfondita analisi delle prospettive economiche e di inflazione, il Consiglio direttivo ha adottato una serie di decisioni in materia di politica monetaria. L'indebolimento dei dati economici indica una considerevole moderazione del ritmo dell’espansione economica che si protrarrà nell’anno in corso, sebbene vi siano segnali che stiano iniziando a venir meno alcuni dei fattori idiosincratici interni che frenano la crescita.

Le perduranti incertezze legate a fattori geopolitici, alla minaccia del protezionismo e alle vulnerabilità nei mercati emergenti sembrano lasciare il segno sul clima di fiducia. Inoltre, l'inflazione di fondo rimane contenuta. La dinamica più debole della crescita rallenta l'aggiustamento dell'inflazione verso il livello perseguito dal Consiglio direttivo.

Al tempo stesso, le condizioni di finanziamento propizie, le favorevoli dinamiche dei mercati del lavoro e la più vigorosa crescita salariale continuano a sostenere l'espansione dell'area dell'euro e il graduale intensificarsi delle spinte inflazionistiche. In tale contesto, il Consiglio direttivo ha deciso di adeguare le indicazioni prospettiche sui tassi di interesse di riferimento della BCE in modo tale da riflettere l'aspettativa secondo cui essi si manterranno "sui livelli attuali almeno fino alla fine del 2019 e in ogni caso finché necessario per assicurare che l'inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine" e per ribadire le indicazioni prospettiche in materia di reinvestimenti.

Inoltre, il Consiglio direttivo ha deciso di avviare una nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III) e di continuare a effettuare operazioni di prestito tramite procedure d’asta a tasso fisso con piena aggiudicazione dell’importo almeno fino alla fine del periodo di mantenimento delle riserve che inizia a marzo 2021. Tali decisioni sono state adottate al fine di assicurare che prosegua uno stabile percorso dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento nel medio termine.

Testo della pubblicazione