Economie locali, modelli di agglomerazione e apertura internazionale. Nuove ricerche della Banca d'Italia sullo sviluppo territorialeUniversità di Bologna, 20 novembre 2003

I lavori presentati a questo convegno sono stati realizzati nell’ambito di un progetto di ricerca sponsorizzato dalla Banca d’Italia e dal dipartimento di statistica dell’Università di Bologna.

Il progetto mette in luce alcuni aspetti della molto peculiare struttura produttiva dell’economia italiana. Essa si differenzia da quella di altri paesi con cui l’Italia viene spesso messa a confronto per la distribuzione delle imprese, le loro dimensioni, la specializzazione settoriale e il suo livello di avanzamento tecnologico.

A questo riguardo davvero poco è cambiato nel tempo; per contro le differenze in termini di specializzazione e dimensione delle imprese si è acuita. Vari ricercatori hanno evidenziato che le piccole imprese non necessariamente implicano arretramento tecnologico.

Tuttavia, rimane vero che la specializzazione settoriale dell’economia italiana è tale che i settori tecnologicamente avanzati rimangono sotto-rappresentati.

Alla luce di tali considerazioni la domanda rilevante è se questa struttura generi una allocazione non ottimale delle risorse e imponga restrizioni alla crescita. Il convegno si è occupato di analizzare questi temi.

Gli atti di questo convegno sono disponibili esclusivamente in inglese.

Il progetto di ricerca è stato coordinato da Luigi Federico Signorini (Banca d’Italia) e da un gruppo composto da Giovanni Ferri, Giorgio Gobbi, Massimo Omicccioli, Guido Pellegrini, e Sandro Trento