I rischi per la stabilità finanziaria si sono attenuati ma non sono svaniti
La massiccia immissione di liquidità da parte della Banca centrale europea e le misure attuate dai governi per contrastare la crisi nell'area dell'euro hanno interrotto la spirale negativa tra aumento dei rischi sovrani, difficoltà del sistema bancario e peggioramento congiunturale, che nell'ultima parte del 2011 tendeva ad assumere carattere sistemico. Le tensioni riemerse in aprile segnalano tuttavia l'esistenza di rischi tuttora elevati. A offuscare le prospettive economiche e finanziarie nei paesi avanzati contribuiscono i timori sui conti pubblici e sull'intensità della crescita globale.
L'Italia ha fatto rilevanti progressi sul fronte delle finanze pubbliche, ma risente del contagio e della recessione
In Italia le misure di consolidamento fiscale attuate dalla metà del 2011, gli interventi in materia previdenziale e i progressi nelle riforme volte a elevare il potenziale di crescita dell'economia hanno consentito di riguadagnare fiducia sulla sostenibilità dei conti pubblici. Il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e tedeschi rimane tuttavia elevato, risentendo della congiuntura negativa e dei fattori speculativi che hanno spinto i tassi in Germania su valori eccezionalmente bassi. È essenziale proseguire, con rapidità e coerenza, nel vasto programma di riforme strutturali in grado di influire sulle aspettative di reddito futuro, senza le quali sarebbe più difficile rafforzare il consolidamento dei conti pubblici e cogliere le opportunità della ripresa globale.