Questioni di Economia e Finanza n. 140 su "Politiche macroprudenziali, microprudenziali e monetarie: conflitti e aspetti complementari"Paolo Angelini, Sergio Nicoletti-Altimari, Ignazio Visco - novembre 2012

Questo lavoro analizza la recente letteratura sulla politica macroprudenziale e la sua interazione con altre politiche, enfatizzando alcuni risultati importanti. In primo luogo, ci sono esternalità nel settore finanziario, spesso in forma di eccessiva crescita del credito. Inoltre, la politica monetaria deve preoccuparsi della stabilità finanziaria. In terzo luogo, gli strumenti macroprudenziali possono moderare il ciclo finanziario. Infine, ci sono complementarità tra politiche monetarie e macroprudenziali, ma anche rischi di conflitto. Alla luce di questi risultati si discutono i recenti avvenimenti nell'area dell'euro dove, in seguito alla crisi del debito sovrano, è in atto un fenomeno di ri-nazionalizzazione della finanza, che amplifica le divergenze tra le economie.

Il lavoro sostiene che in linea di principio le autorità nazionali vorrebbero manovrare gli strumenti macroprudenziali disponibili per compensare l'eterogeneità delle condizioni finanziarie, ma attualmente hanno poco spazio di manovra poiché nel periodo precedente alla crisi erano state accumulate riserve di capitale insufficienti. Vari fattori possono spiegare i bassi livelli di capitalizzazione delle banche su scala mondiale. Il lavoro suggerisce che le attività ponderate per il rischio non avrebbero colto in modo adeguato i rischi in molte giurisdizioni; mostra inoltre che i rapporti di capitale delle banche europee e statunitensi sono inversamente proporzionali alla dimensione della banca. Ciò conferma che alcune caratteristiche degli apparati microprudenziali sono cruciali per prevenire l'instabilità finanziaria.