Presentazione del rapporto annuale sul 2017 "L'economia della Sardegna"

Viene presentato oggi a Cagliari il rapporto annuale "L'economia della Sardegna".

Nel 2017 l'economia della Sardegna è cresciuta moderatamente, dopo la leggera flessione del precedente anno. Secondo le stime di Prometeia il prodotto interno lordo è aumentato dell'1,1 per cento a prezzi costanti. Un contributo è provenuto dall'ulteriore moderato aumento della domanda per consumi, cui si è associata una ripresa degli investimenti e delle esportazioni.

Le imprese

L'indagine condotta dalla Banca d'Italia presso le principali imprese ha evidenziato un rafforzamento della congiuntura nell'industria regionale, per l'espansione sia della domanda estera sia di quella interna. Tra gli operatori i giudizi di crescita del fatturato sono risultati più diffusi e, dopo la frenata del 2016, è tornata ad aumentare l'attività di accumulazione. Le aspettative delle imprese per l'anno in corso sono orientate a un consolidamento del quadro congiunturale, ma permangono eterogeneità in relazione al settore produttivo, al grado di apertura al commercio internazionale e alla dimensione d'impresa.

Nel settore edile si è arrestata la tendenza negativa che aveva caratterizzato il quinquennio precedente, grazie all'espansione della domanda privata che si è riflessa in un rafforzamento del mercato immobiliare, mentre è risultata in calo l'attività nel comparto delle opere pubbliche. La dinamica nei servizi è stata favorevole: vi hanno contribuito l'ulteriore rafforzamento delle attività turistiche, una crescita dei flussi dei passeggeri negli scali dell'isola e il maggiore traffico di merci, che in parte ha riflesso l'intensificarsi della produzione industriale.

Successivamente al leggero calo già osservato l'anno precedente, i prestiti al sistema produttivo regionale sono andati ulteriormente diminuendo nel corso del 2017; sulla dinamica hanno inciso anche operazioni straordinarie, al netto delle quali il credito sarebbe rimasto sostanzialmente stabile. Il dato complessivo riflette una contrazione più intensa per le imprese della manifattura e per quelle di maggiori dimensioni; i prestiti alle imprese più piccole sono tornati ad aumentare dopo oltre un triennio.

Il mercato del lavoro

Il moderato aumento dell'attività economica si è associato a una stabilizzazione dell'occupazione, dopo il calo osservato nel 2016, e a una crescita delle ore lavorate per addetto, anche per il minor ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Hanno continuato a diminuire le assunzioni con contratti a tempo indeterminato a fronte di una crescita intensa di quelli a termine. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto costante su livelli superiori alla media nazionale.

Rispetto al dato italiano e soprattutto a quello delle regioni settentrionali, il mercato del lavoro sardo ha continuato a essere caratterizzato da minori opportunità lavorative per gli individui più qualificati. A ciò si è associata, negli ultimi anni, una fuoriuscita di laureati diretti soprattutto nelle regioni del Centro-Nord e all'estero.

Le famiglie

Nel 2017 la percezione circa la propria situazione economica è rimasta favorevole per la maggior parte delle famiglie. A questi giudizi positivi si è associata una leggera crescita dei consumi, mentre il reddito disponibile è rimasto sostanzialmente stazionario, dopo l'incremento dell'anno precedente.
In un contesto caratterizzato da condizioni di accesso al credito ancora distese, i prestiti concessi alle famiglie hanno accelerato rispetto all'anno precedente. L'aumento dei finanziamenti ha riguardato sia quelli rivolti all'acquisto delle abitazioni, sia quelli destinati al finanziamento dei consumi.

Nonostante il quadro congiunturale moderatamente positivo registrato nell'ultimo biennio, si mantiene elevata nel confronto nazionale la quota di famiglie sarde a rischio povertà ed esclusione sociale, condizione che nel 2017 è ulteriormente aumentata, più che nel resto del Paese.

Il mercato del credito

La rete territoriale delle banche si è ulteriormente ridotta, per via del processo di razionalizzazione in atto dal 2009. A fronte di tale tendenza, è aumentata la diffusione dei canali alternativi di contatto tra le banche e la clientela, tra cui l'utilizzo dei servizi di home banking.

È proseguito il miglioramento della qualità dei finanziamenti di banche e società finanziarie emerso nell'anno precedente. Il flusso di nuovi prestiti deteriorati è diminuito sia per le famiglie sia per le imprese, principalmente nei comparti delle costruzioni e dei servizi. L'incidenza dei crediti deteriorati sul totale rimane tuttavia elevata.

I depositi bancari hanno accelerato, sospinti dall'ulteriore espansione dei conti correnti. È tornato ad aumentare il valore complessivo a prezzi di mercato dei titoli delle famiglie e delle imprese sarde detenuti a custodia presso il sistema bancario, per effetto dell'incremento delle quote di OICR e delle azioni.

La finanza pubblica

Nel triennio 2014-2016 la spesa primaria delle Amministrazioni locali della Sardegna ha continuato a ridursi leggermente, riflettendo soprattutto il calo degli investimenti pubblici. La spesa sanitaria, che incide per quasi un terzo su quella complessiva, è aumentata in misura contenuta. In prospettiva, un calo della spesa è atteso in connessione con le recenti riforme miranti all'efficientamento degli enti territoriali e dell'assetto del servizio sanitario.

Le entrate correnti sono aumentate nel periodo considerato in misura contenuta, soprattutto per la crescita dei tributi propri e di quelli devoluti di competenza della Regione e dei Comuni. In base ai dati del 2017 anche il debito delle Amministrazioni locali è cresciuto moderatamente.

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