L'economia della Lombardia - Aggiornamento congiunturale, novembre 2016

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale dell'economia della Lombardia.

Sommario

Nel corso del 2016 è proseguita la moderata espansione dell’attività economica avviatasi nel 2014. Nell’industria la produzione è aumentata a ritmi in linea con quelli registrati nei due anni precedenti, sostenuta da una domanda interna ed estera in crescita. La dinamica produttiva è stata però discontinua, con un’accelerazione nel secondo trimestre e un calo nel terzo. Il valore delle esportazioni di beni è lievemente aumentato. Le informazioni provenienti dalle indagini della Banca d’Italia confermano il quadro di crescita contenuta: tra le imprese industriali prevalgono le indicazioni di aumento del fatturato nel corso dei primi nove mesi dell’anno e le aspettative prefigurano un ulteriore lieve incremento della produzione e degli ordini nei prossimi mesi. Le aziende hanno rivisto al rialzo gli investimenti programmati per l’anno in corso, inizialmente improntati alla cautela; l’accumulazione di capitale stenta però a ripartire e per il 2017 prevalgono le indicazioni di conferma dei livelli di spesa realizzati nel 2016. Nei servizi è proseguita la crescita del fatturato, sebbene siano emersi segnali di rallentamento in corso d’anno. Nelle costruzioni l’attività del comparto residenziale è rimasta debole, nonostante un consistente aumento delle compravendite.

L’occupazione è aumentata nel primo semestre, tornando sui livelli precedenti alla crisi del 2008. Il tasso di disoccupazione è ancora sceso rispetto al massimo registrato alla metà del 2014 ed è proseguita la riduzione delle ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni.

La dinamica dei prestiti all’economia ha riflesso la graduale ripresa dell’attività produttiva e condizioni di accesso ai finanziamenti più favorevoli che in passato, come rilevato nei sondaggi effettuati presso banche e imprese. Si è rafforzata la crescita dei prestiti alle famiglie. Il credito alle imprese è tornato a espandersi nel corso del 2016, sebbene rimanga una elevata eterogeneità per dimensione, classe di rischio e settore di attività delle imprese. L’aumento ha riguardato le aziende di maggiori dimensioni e quelle giudicate più solide; tra i settori, le aziende manifatturiere e del terziario. La qualità del credito alle imprese ha mostrato segnali di miglioramento in tutti i settori di attività economica, sebbene l’incidenza delle posizioni deteriorate sul totale dei prestiti sia rimasta elevata. I depositi hanno continuato a crescere, sospinti dalla componente in conto corrente; il valore dei titoli a custodia detenuti dalle famiglie residenti in regione è invece diminuito.