L'economia della Lombardia - Aggiornamento congiunturale, novembre 2015

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale dell'economia della Lombardia.

Sommario

Nella prima parte del 2015 è proseguita la fase di recupero dell’attività iniziata l’anno passato, seppure a ritmi ancora contenuti e con differenze settoriali. Nell’industria la ripresa produttiva si è progressivamente rafforzata e la domanda ha continuato ad aumentare, accelerando nella componente estera. Il valore delle esportazioni di beni è aumentato a tassi superiori rispetto allo stesso periodo del 2014. Secondo le informazioni provenienti dalle indagini della Banca d’Italia, le imprese prefigurano un ulteriore recupero di ordinativi e produzione nei prossimi sei mesi. La dinamica degli investimenti si sta rafforzando, come dai programmi formulati dalle imprese a inizio anno; per il 2016 le indicazioni delle imprese lasciano prevedere che il processo di accumulazione continui. Nelle costruzioni l’attività si è stabilizzata, dopo un lungo periodo di contrazione. Nei servizi vi sono stati segnali di crescita, favoriti anche da una ripresa dei consumi e dal turismo, che ha beneficiato dell’avvio in maggio di EXPO 2015.

L’occupazione è aumentata lievemente, mentre il tasso di disoccupazione è moderatamente sceso. Nei nuovi contratti stipulati nel periodo è aumentata la quota di quelli a tempo indeterminato. La Cassa Integrazione Guadagni è scesa sensibilmente.

I segnali di ripresa dell’attività produttiva si sono in parte riflessi sulla dinamica del credito all’economia. I prestiti alle famiglie sono tornati a crescere nel primo semestre del 2015, dopo avere sostanzialmente ristagnato nel 2014. La flessione dei finanziamenti al settore produttivo si è ulteriormente attenuata; il credito è tornato a espandersi per le imprese manifatturiere e per quelle meno rischiose. Secondo le informazioni tratte dall’indagine presso le banche, l’andamento dei prestiti bancari a imprese e famiglie ha beneficiato sia di un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, sia di una ripresa della domanda di finanziamenti. Le indicazioni riferite al secondo semestre prefigurano un ulteriore rafforzamento della domanda, mentre i criteri di offerta dovrebbero mantenersi immutati. Nonostante il miglioramento del quadro congiunturale, il deterioramento della qualità del credito è proseguito a ritmi sostanzialmente invariati rispetto al 2014. Il risparmio finanziario ha continuato a crescere, sospinto dai depositi, principalmente nella componente a breve termine; tra i titoli a custodia, le scelte dei risparmiatori hanno privilegiato i fondi comuni di investimento e i titoli azionari.

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