L'economia della Lombardia - Aggiornamento congiunturale, novembre 2014

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale dell'economia della Lombardia.

Sommario

Nella prima parte del 2014 i segnali di recupero nell'andamento ciclico emersi nel corso del 2013 sono andati via via scemando. La domanda estera, che aveva costituito il principale sostegno all'attività delle imprese, si è ridimensionata nel corso dell'anno, mentre quella interna è rimasta ferma. La produzione nel settore industriale è aumentata, seppure a ritmi moderati.

Le esportazioni di beni in valore sono risultate pressoché invariate, diminuendo sui mercati esterni alla UE. Secondo le informazioni provenienti dalle indagini della Banca d'Italia, le imprese prefigurano un recupero di ordinativi e produzione nei prossimi mesi, seppure con un'elevata dispersione delle risposte.

Il processo di accumulazione - che nei piani delle imprese formulati a inizio anno era previsto in modesto recupero - è stato solo in parte confermato, soprattutto a causa delle acuite condizioni d'incertezza sull'andamento ciclico nei prossimi mesi. L'attività nel comparto delle costruzioni e nei servizi è rimasta debole.

L'occupazione si è stabilizzata, ma la maggiore partecipazione al mercato del lavoro ha causato un ulteriore aumento nel tasso di disoccupazione, che ha raggiunto l'8,4 per cento nel primo semestre. Le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono scese di poco, per il calo della componente ordinaria.

La perdurante debolezza dell'attività produttiva si è riflessa in un ulteriore calo del credito all'economia nella prima parte del 2014, seppure meno intenso che nel 2013. Sulla dinamica complessiva ha inciso la riduzione dei prestiti al settore produttivo, mentre quelli alle famiglie hanno ristagnato.

Secondo le informazioni tratte dall'indagine presso le banche, la domanda di finanziamenti delle aziende si è mantenuta debole, specie nella componente da destinare agli investimenti produttivi, mentre si è pressoché arrestato il processo di inasprimento delle condizioni di offerta.

Le indicazioni riferite al secondo semestre prefigurano un miglioramento dei criteri di accesso ai finanziamenti. La debolezza del quadro congiunturale ha continuato a riflettersi sulla qualità del credito, il cui deterioramento è proseguito a ritmi sostanzialmente invariati rispetto al 2013.

Il risparmio finanziario ha continuato a espandersi. Sono cresciuti i depositi, soprattutto nella componente a breve termine; tra i titoli a custodia le scelte dei risparmiatori hanno privilegiato i fondi comuni di investimento e i titoli azionari.

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