L'economia del Veneto - Aggiornamento congiunturale, novembre 2014

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale dell'economia del Veneto.

 

Sommario

La debolezza della domanda interna e il rallentamento del commercio mondiale hanno condizionato il percorso di crescita dell'economia del Veneto che tra la fine del 2013 e i primi mesi dell'anno in corso aveva mostrato segnali di ripresa.

La produzione industriale, in recupero nel primo trimestre, ha rallentato nei due trimestri successivi. Nei primi nove mesi dell'anno il fatturato nell'industria ha registrato una lieve tendenza positiva determinata dall'andamento delle vendite all'estero. Le esportazioni dovrebbero fornire un nuovo impulso all'attività produttiva nello scorcio del 2014 e nei primi mesi del 2015, in particolare quelle destinate in Nord America e nei paesi emergenti. La crisi in Ucraina e il deprezzamento del rublo ostacolerebbero, invece, le vendite in Russia.

Il debole sviluppo dell'attività produttiva e il perdurante clima di incertezza sulle prospettive dell'attività economica hanno limitato gli investimenti del comparto industriale che nel complesso del 2014 dovrebbero assestarsi sui livelli dell'anno precedente. I programmi di investimento per l'anno prossimo rimangono improntati a cautela e non prevedono una ripresa dell'accumulazione di capitale.

Gli investimenti in costruzioni non hanno mostrato segnali di ripresa e il comparto dei servizi ha registrato, nel complesso, una riduzione dei livelli di attività su cui ha pesato la stagnazione dei consumi interni. Nei mesi estivi le cattive condizioni meteorologiche hanno influenzato negativamente la stagione turistica.

L'occupazione si è mantenuta sui livelli minimi raggiunti alla fine dello scorso anno ed è proseguito, intensificandosi, il processo di sostituzione delle forme contrattuali a tempo indeterminato con quelle temporanee. Il tasso di disoccupazione è rimasto pressoché invariato; nel breve termine una sua diminuzione è ostacolata dall'ancora elevato numero di nuove procedure di crisi aziendale.

La diminuzione dei prestiti bancari si è attenuata. La domanda e le condizioni di offerta dei mutui per l'acquisto della casa hanno registrato un miglioramento; i finanziamenti alle imprese hanno continuato a risentire della debolezza dei livelli di attività economica e di politiche di offerta di credito che, condizionate dall'ulteriore aumento dei prestiti deteriorati, sono rimaste selettive.

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