L'economia del Lazio - Aggiornamento congiunturale, novembre 2015

Viene pubblicato oggi l'aggiornamento congiunturale dell'economia del Lazio.

Sommario

Nella prima parte del 2015 sono emersi lievi segnali di recupero dell’economia regionale. In base alle informazioni raccolte presso le imprese, la ripresa tenderebbe a rafforzarsi nei prossimi mesi sebbene in misura eterogenea tra i settori produttivi.

Nell’industria, i livelli di produzione hanno beneficiato della crescita delle esportazioni trainata dai comparti della farmaceutica e della chimica. La spesa per investimenti rimane ancora contenuta. Per il prossimo anno le imprese intervistate prevedono un moderato recupero dell’accumulazione.

Dopo l’ulteriore calo registrato nel 2014, il settore delle costruzioni non ha mostrato un’inversione ciclica nella prima parte dell’anno in corso; il quadro congiunturale del mercato immobiliare appare ancora debole.

I livelli di attività del comparto dei servizi sono aumentati. Vi hanno contribuito sia l’ulteriore espansione dei consumi delle famiglie sia il buon andamento del settore turistico, che si è accompagnato alla crescita della spesa dei visitatori stranieri.

Nella prima parte del 2015 il numero di occupati è rimasto pressoché invariato rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Il ricorso alla Cassa Inte-grazione guadagni (CIG) è diminuito, dopo il picco registrato nel 2014. Il tasso di disoccupazione, moderatamente cresciuto, è stato sospinto dall’aumento dell’offerta di lavoro.

I segnali di ripresa dell’attività produttiva e l’orientamento espansivo della politica monetaria si sono in parte riflessi in un miglioramento del mercato del credito. I prestiti bancari alle imprese sono lievemente cresciuti, sostenuti anche da operazioni straordinarie di alcune aziende di grandi dimensioni. Per la prima volta dall’inizio del 2013 i finanziamenti alle famiglie sono tornati ad aumentare, pur se in misura contenuta, anche grazie alla crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni.

Nelle valutazioni delle banche la domanda di credito delle imprese si sta raffor-zando. Gli intermediari segnalano una distensione delle condizioni sui finanziamenti concessi; i risultati delle nostre indagini presso le imprese confermano tali indicazioni.

La qualità del credito alla clientela non ha mostrato ulteriori miglioramenti dopo quelli registrati lo scorso anno: nel primo semestre il tasso d’ingresso in sofferenza delle imprese è rimasto sostanzialmente sui livelli della fine del 2014; pur rimanendo su livelli contenuti, è lievemente peggiorata la rischiosità dei prestiti alle famiglie. Resta comunque elevata la consistenza dei crediti in sofferenza ereditata dalla crisi.

È proseguita la crescita dei depositi delle famiglie e delle imprese; per queste ultime ha inciso la dinamica ancora modesta degli investimenti. Il calo dei tassi ha favorito l’aumento della quota di risparmio delle famiglie investita in fondi comuni e azioni.

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