Identificazione del gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale

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La Banca d’Italia ha identificato anche quest’anno il gruppo bancario UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica globale (Global Systemically Important Institution, G-SII) autorizzata in Italia.

La metodologia per individuare e classificare le G-SII nelle diverse sottocategorie[1] è definita nel regolamento delegato UE/2014/1222 della Commissione europea. Il regolamento contiene previsioni coerenti con quanto stabilito dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria e dal Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB), in modo da garantire che ogni anno siano identificate come G-SII le stesse banche europee incluse nella lista pubblicata dall’FSB annualmente.

Sulla base dei dati riferiti al 31 dicembre 2015, il gruppo UniCredit rientra nella prima sottocategoria di rilevanza sistemica globale; tale classificazione è rimasta immutata rispetto a quella dell’anno precedente, basata sui dati riferiti al 31 dicembre 2014.

Secondo il regime transitorio previsto dalla direttiva UE/2013/36, il gruppo UniCredit dovrà mantenere una riserva di capitale (buffer) per le G-SII pari a:

  • 0,50 per cento delle esposizioni complessive al rischio a decorrere dal 1° gennaio 2017;
  • 0,75 per cento delle esposizioni complessive al rischio a decorrere dal 1° gennaio 2018;
  • 1,00 per cento delle esposizioni complessive al rischio a decorrere dal 1° gennaio 2019.

La decisione è stata assunta ai sensi della circolare 285/2013 della Banca d’Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche); la circolare recepisce in Italia le disposizioni della direttiva UE/2013/36 ed esplicita i criteri su cui si basa la metodologia per l’individuazione delle G-SII.



[1] La classificazione prevede in totale cinque sottocategorie di G-SII, in ordine crescente di rilevanza sistemica. Le banche appartenenti alla prima, tra cui UniCredit, devono mantenere a regime una riserva di capitale pari all’1,0 per cento; alle banche delle altre sottocategorie è richiesta una riserva pari rispettivamente a 1,5, 2,0, 2,5 e 3,5 per cento. L’ultima sottocategoria attualmente non contiene alcuna G-SII.