Identificazione dei paesi terzi rilevanti per l'ItaliaAi sensi della raccomandazione ESRB/2015/1 del Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB)

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Nel dicembre 2015 il Comitato europeo per il rischio sistemico (European Systemic Risk Board, ESRB) ha emanato una raccomandazione (ESRB/2015/1) per favorire l’uniformità delle decisioni dei singoli Stati membri relative al coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) da applicare alle esposizioni verso residenti in paesi che non fanno parte dell’Unione europea (paesi terzi). La raccomandazione prevede che le autorità nazionali designate identifichino annualmente i paesi terzi verso cui i sistemi bancari nazionali hanno esposizioni rilevanti e attivino azioni di sorveglianza dei rischi per la stabilità del proprio sistema derivanti da una crescita eccessiva del credito in tali paesi.

Dando seguito alle previsioni della raccomandazione, la Banca d’Italia, in base ai dati disponibili al
31 dicembre 2016, ha identificato come rilevanti per il sistema bancario italiano i seguenti paesi terzi: Russia, Stati Uniti, Svizzera e Turchia. L’Istituto ha inoltre deciso di non svolgere attività di sorveglianza diretta dei rischi dei quattro paesi, in quanto già identificati dall’ESRB come rilevanti per l’intera Unione europea e soggetti al controllo dell’ESRB stesso.

L’identificazione dei quattro paesi è stata effettuata seguendo i criteri riportati nella decisione ESRB/2015/3, utilizzata dall’ESRB per individuare i paesi terzi rilevanti per l’Unione europea. La valutazione ha riguardato tutti i paesi verso cui le banche italiane hanno esposizioni, e ha preso in considerazione la quota delle esposizioni originarie, quella delle esposizioni ponderate per il rischio e la quota delle esposizioni in default verso ciascun paese terzo sul totale complessivo delle corrispondenti esposizioni del sistema bancario italiano. Sono stati identificati come rilevanti quei paesi per i quali almeno uno dei tre indicatori era pari o superiore all’1 per cento in ciascuno degli ultimi due trimestri e nella media degli ultimi otto.

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