TARGET2-Securities: il regolamento delle operazioni in titoli

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Cosa è TARGET2-Securities (T2S)?

Dopo avere sviluppato l'infrastruttura tecnica e messo a punto l'impianto normativo, l'Eurosistema, ha avviato la piattaforma unica TARGET2-Securities (T2S), che consente il regolamento delle transazioni in titoli in moneta di banca centrale [1] in modo simultaneo [2], agli stessi costi e con le stesse modalità indipendentemente dal paese d'origine dell'investitore. Nell'arco temporale di due anni, tra giugno 2015 e settembre 2017, quando è entrato a regime, sono state previste diverse date di migrazione a T2S per le diverse piazze finanziarie nazionali.

T2S ha consentito di rivoluzionare il regolamento dei titoli in Europa, perché ha messo fine alle complesse procedure di regolamento transfrontaliere e ai problemi derivanti dalle differenti prassi operative tra Paesi. Con l'avvio di T2S è stato possibile rimuovere, oltre alle barriere di natura tecnica, anche alcune prassi operative che il mercato di per sé non era riuscito a superare e che impedivano la piena integrazione dei servizi di regolamento dei titoli in Europa [3]. T2S permette quindi il regolamento delle attività finanziarie alle medesime condizioni di sicurezza ed efficienza in tutta l'Area dell'euro.

Come funziona T2S?

In caso di acquisto da parte di un investitore le azioni, le obbligazioni e i titoli di Stato sono accreditati sul suo conto in titoli detenuto presso uno dei Depositari centrali (CSD) [4] connessi a T2S, mentre viene contestualmente addebitato il conto in euro dedicato, detenuto dalla sua banca presso la rispettiva banca centrale nazionale connessa alla piattaforma (c.d. modello integrato). In caso di vendita avvengono opposte movimentazioni dei conti.

In T2S ogni transazione viene regolata singolarmente (senza cioè effettuare compensazioni), in modo veloce, efficiente e a basso rischio. La piattaforma T2S offre una serie di funzionalità tecniche molto sofisticate, quali i meccanismi di ottimizzazione della liquidità disponibile per il regolamento, di armonizzazione e di auto-collateralizzazione che permettono benefici effettivi in termini di gestione della liquidità e di contenimento dei costi.

Perché T2S? Cinque finalità principali:

  • Rendere più facile per gli investitori l'acquisto di titoli in altri Paesi europei che hanno adottato l'euro;
  • Ridurre i costi del regolamento transfrontaliero dei titoli;
  • Rendere i mercati più competitivi ed efficienti grazie all'armonizzazione tecnica e delle prassi operative connesse con i servizi successivi alla fase della negoziazione (post-trading);
  • Ridurre le necessità di liquidità regolando le transazioni in titoli concluse sui mercati europei tramite un unico conto cash detenuto presso una banca centrale nazionale;
  • Ridurre il rischio di regolamento e accrescere la stabilità finanziaria grazie all'utilizzo di moneta detenuta in banca centrale per le transazioni regolate sulla piattaforma.

La partecipazione dei Depositari centrali a T2S è facoltativa ed è disciplinata dal Framework Agreement, contratto quadro che sancisce diritti e obblighi reciproci dell'Eurosistema e dei depositari aderenti. Attualmente 21 Depositari centrali di 20 Paesi europei utilizzano T2S.

Con l’adesione a T2S i Depositari centrali hanno affidato all'Eurosistema le funzioni tecniche connesse con il regolamento dei titoli, restando comunque legalmente responsabili delle relazioni con la clientela e mantenendo i compiti relativi alla fornitura di servizi base quali quelli di emissione e custodia, nonché la gestione degli eventi societari. I Depositari centrali continuano, inoltre, a fornire servizi a valore aggiunto definiti autonomamente come quelli fiscali, il prestito titoli e la gestione integrata delle garanzie come outsourcer (c.d. servizi triparty).

Lo sviluppo e la gestione di T2S sono stati affidati alle Banche centrali di Francia, Germania, Italia e Spagna (4CB), che operano sulla base di un contratto (Level2/Level3 Agreement [5]), stipulato con l'Eurosistema, nel quale sono definiti diritti e obblighi reciproci nonché i livelli di servizio attesi.

Come per T2, la Banca d'Italia, insieme con la Bundesbank, coordina la gestione operativa di T2S, monitorando il rispetto dei livelli di servizio attesi, e costituisce il punto di contatto per tutte le Banche centrali nazionali e i Depositari centrali aderenti a T2S. La Banca d'Italia, sempre in condivisione con la Bundesbank, segue la manutenzione e gli sviluppi evolutivi, oltre a gestire i profili amministrativi, legali e di sicurezza; ha inoltre la responsabilità delle infrastrutture informatiche dedicate al funzionamento del sistema e di quelle necessarie allo sviluppo.

La Banca d'Italia, infine, rappresenta il punto unico di contatto tecnico-amministrativo per gli intermediari finanziari italiani, monitora le transazioni effettuate e interviene in caso di malfunzionamenti dell'intero sistema o di singoli partecipanti.

Connettersi a T2S

Al fine di consentire ai depositari e alle grandi banche custodi (che detengono e gestiscono i titoli delle banche di minore dimensione) di connettersi e dialogare con T2S, la soluzione tecnica prevede l'utilizzo di un punto di accesso unico (Eurosystem Single Market Infrastructure Gateway ESMIG) per tutti i servizi TARGET (T2, T2S e TIPS). I partecipanti possono scegliere tra diverse opzioni di connettività e tra due diversi fornitori di servizi di rete (Network Service Provider), NEXI-Colt e SWIFT.

T2S piattaforma multivalutaria

T2S è stato disegnato per operare come una piattaforma multivalutaria: le Banche centrali esterne all'area dell'euro che vogliono accedere alla piattaforma per il regolamento della "gamba" contante delle transazioni in titoli nella rispettiva valuta nazionale devono sottoscrivere il Currency Participation Agreement (CPA) con l'Eurosistema. La Danmarks Nationalbank è la prima banca centrale che, dopo aver sottoscritto tale accordo, dal mese di ottobre 2018 effettua il regolamento in T2S di transazioni in titoli denominate in corone danesi.



[1] Il regolamento di una transazione in titoli avviene "in moneta di banca centrale" quando la gamba contanti è regolata sui conti delle controparti detenuti presso le rispettive Banche centrali.

[2] Questo meccanismo di regolamento, detto DVP (Delivery Versus Payment, cioè consegna contro pagamento), permette il trasferimento del titolo solo se è assicurato contestualmente il pagamento del relativo controvalore.

[3] La rimozione delle barriere al libero flusso di capitali contribuisce alla realizzazione del Mercato Unico dei Capitali (Capital Markets Union - CMU) promosso dalla Commissione europea in quanto consente la diversificazione e l'ampliamento delle fonti di investimento, semplifica l'accesso al credito per le imprese e rende il sistema finanziario più stabile e resiliente a eventuali future crisi bancarie, a beneficio delle istituzioni creditizie, degli investitori e dei cittadini dell'Unione europea.

[4] Il depositario centrale in titoli (central securities depository, CSD) è un soggetto giuridico che detiene conti in titoli a nome e per conto dei propri clienti (per lo più istituti finanziari); offre servizi di regolamento e di custodia degli strumenti finanziari; registra le nuove emissioni di titoli nei propri libri contabili. Il depositario centrale che opera nel mercato italiano è Monte Titoli spa.

[5] Il contratto è così denominato in quanto disciplina i rapporti tra i due livelli di Governance (Level 2 Eurosistema e Level 3 le 4CB).

Contatti

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