Principi e standard internazionali

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L’esercizio della funzione si sorveglianza sul sistema dei pagamenti e di supervisione sui mercati coinvolge due principali attività: la definizione di principi e standard di riferimento e la valutazione (assessment) della loro corretta applicazione.

La traslazione degli obiettivi di sorveglianza e di supervisione in principi e  standard contribuisce a: migliorare la trasparenza delle politiche adottate dalle autorità, spingere gli operatori  ad adottare assetti (di governance, di gestione dei rischi legali, finanziari e operativi) coerenti con le stesse; garantire parità concorrenziale tra sistemi operanti nelle diverse aree geografiche promuovendo una convergenza delle politiche verso le migliori prassi (best practices) condivise a livello interazionale. In questa prospettiva, l’adozione di standard internazionali è volta a promuovere l’affidabilità e l’efficienza delle infrastrutture di pagamento, di compensazione e di regolamento e, per questa via, a rafforzare l’efficiente funzionamento e la stabilità del sistema  finanziario.

I principi e gli standard vengono definiti nell’ambito di fora internazionali, i principali dei quali sono il Committee on Payment and Market Infrastructures, CPMI (in precedenza denominato Committee on Payment and Settlement Systems CPSS) della BRI e il Payment and Settlement Systems Committee, PSSC del SEBC.

In ambito CPMI, la cooperazione internazionale ha sviluppato una serie di principi e standard che, unitamente ai documenti di analisi e monitoraggio degli sviluppi nelle diverse aree di interesse, hanno avuto un ruolo determinante nello sviluppo dei sistemi di pagamento e regolamento delle operazioni in cambi, in contante e in titoli.

Nell'aprile 2012, in risposta alla crisi finanziaria globale, il CPMI e il Comitato Tecnico dell'International Organization of Securities Commissions (IOSCO) hanno pubblicato i Principles for financial market infrastructures (PFMI) quali standard internazionali per la supervisione dei sistemi di pagamento di rilevanza sistemica, dei depositari centrali e sistemi di regolamento titoli, delle controparti centrali e dei repertori di dati (trade repositories). I nuovi principi sostituiscono i precedenti set di standard internazionali i Core principles for systemically important systems (CPSS-IOSCO 2001), le Recommendations for securities settlement systems (CPSS-IOSCO 2001), le Recommendations for central counterparties (CPSS-IOSCO 2004) e le Recommendations for securities settlement systems and recommendations for central counterparties in the European Union, formulate in ambito Sistema Europeo di Banche Centrali (ESCB) e  Committee of European Securities Regulator (CESR) nel 2001.

I 24 principi sono raggruppati a seconda delle infrastrutture cui si rivolgono (sistemi di pagamento, depositari centrali, controparti centrali) e dei profili rilevanti per il funzionamento sicuro ed efficiente delle stesse infrastrutture: assetti organizzativi; gestione del rischio di credito e di liquidità;  gestione del default di un partecipante; gestione del rischio di impresa e operativo;  efficienza e trasparenza; condizioni di accesso dei partecipanti, anche di quelli indiretti. Essi sono completati da cinque responsabilità poste in capo alle autorità finanziarie, al fine di assicurare una disciplina e una supervisione efficace delle infrastrutture di mercato.

Oltre al rapporto contente i principi, il CPMI e lo IOSCO hanno anche pubblicato i Principles for financial market infrastructures: disclosure framework and assessment methodology, con l’obiettivo di esplicitare le forme e i contenuti per un’adeguata disclosure delle informazioni da parte delle infrastrutture di mercato (FMI), e di fornire una guida per valutare il rispetto dei 24 principi da parte delle istituzioni finanziarie e dei 5 principi previsti in capo alle varie autorità competenti.

Nel secondo trimestre del 2013 il CPMI-IOSCO ha avviato un'attività di monitoraggio dello stato di implementazione dei Principi nei diversi paesi. In tale contesto, l'Italia risulta allineata con gli altri paesi dell'Eurosistema.

Dal 2014 i Principi per le infrastrutture dei mercati finanziari e la connessa metodologia di valutazione sono adottati quali standard di riferimento dalla Banca d'Italia e dalla Consob nell'esercizio delle rispettive funzioni. Essi sono complementari alla normativa europea e nazionale prevista per  i soggetti vigilati.

In ambito PSSC, l’Eurosistema svolge le attività di sorveglianza nel quadro di riferimento delineato nel documento Eurosystem Oversight Policy Framework – Jul 2011, e ha tradotto i propri obiettivi in specifici standard, in ampia misura basati su quelli sviluppati dal CPSS. Più di recente, la BCE ha fatto per la prima volta ricorso ai suoi poteri regolatori nel campo della sorveglianza sul sistema dei pagamenti per emanare un regolamento, il Regulation No 795/2014 on oversight requirements for systemically important payment systems, che rende legalmente vincolanti i requisiti contenuti  nei PFMI per i quattro sistemi (Target2, EURO1, STEP2 e il francese CORE) identificati come rilevanti a livello sistemico (Systemic Important Payment Systems) sulla base di specifici criteri. L’Eurosistema ha pubblicato anche gli standard di riferimento per la sorveglianza dei sistemi al dettaglio non a rilevanza sistemica e per gli strumenti di pagamento più diffusi. In questo ambito rilevano anche i lavori dello "European Forum on the Security of Retail Payments" (SecurePay Forum), costituito tra le diverse autorità di Vigilanza bancaria e Sorveglianza sui sistemi di pagamento per facilitare la condivisione delle conoscenze in materia di sicurezza dei sistemi e degli strumenti di pagamento all'interno dell'Unione Europea.

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