La Banca d'Italia concorre a formulare la politica monetaria nell'area dell'euro attraverso la partecipazione del Governatore al Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE). In qualità di membro del Consiglio direttivo, il Governatore della Banca d'Italia agisce in piena autonomia e indipendenza, contribuendo alle decisioni di politica monetaria anche sulla base dell'attività preparatoria condotta dai comitati e dai gruppi di lavoro dell'Eurosistema cui partecipano rappresentanti dell'Istituto. In virtù dei principi di decentramento operativo e sussidiarietà stabiliti a livello europeo, la Banca d'Italia partecipa all'attuazione della politica monetaria (per maggiori dettagli si veda anche la Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d'Italia - Capitolo 2).
Obiettivi e strategia
L'obiettivo primario dell'Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dell'insieme delle banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato l'euro) è il mantenimento della stabilità dei prezzi, come stabilito dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) all'articolo 127 (ex articolo 105 del Trattato CE).
La stabilità dei prezzi è condizione necessaria per sostenere le politiche generali dell'Unione europea, dirette a conseguire una crescita economica equilibrata che mira alla piena occupazione e, più in generale, al benessere dei cittadini.
Il Consiglio direttivo della BCE, a seguito della revisione della strategia di politica monetaria terminata nel luglio 2021, ritiene che il miglior modo per mantenere la stabilità dei prezzi sia quello di perseguire un livello di inflazione simmetrico pari al due per cento nel medio termine.
Per assicurare la simmetria dell'obiettivo di inflazione, il Consiglio direttivo riconosce l'importanza di tenere conto delle implicazioni del limite inferiore effettivo nella determinazione dei tassi di riferimento. Nello specifico, quando l'economia opera in prossimità del limite inferiore, sono necessarie misure di politica monetaria particolarmente incisive o persistenti per evitare che le deviazioni negative dall'obiettivo di inflazione si consolidino. Ciò inoltre può comportare un periodo transitorio in cui l'inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell'obiettivo.
Strumenti
La conduzione della politica monetaria avviene mediante la regolazione della liquidità della banca centrale (riserve bancarie) che viene resa disponibile al sistema bancario per soddisfarne il fabbisogno derivante, tra le altre cose, dalle richieste di banconote da parte del pubblico e dall'obbligo di riserva. Stabilendo le condizioni di costo per l'accesso a tali fondi (cfr. sezione Tassi dell'Eurosistema), la banca centrale determina il livello dei tassi di interesse sul mercato interbancario, influenzando di conseguenza il livello dei tassi sui depositi e sui prestiti praticati dalle banche alle imprese e alle famiglie. Secondo il principio di decentramento operativo, la Banca d'Italia opera con le proprie controparti (cfr. sezione Controparti di politica monetaria), ossia con le banche attive in Italia utilizzando l'insieme di strumenti finanziari, regole e procedure definiti dall'Eurosistema per l'attuazione della politica monetaria (assetto operativo).